domenica 19 dicembre 2010
giovedì 9 dicembre 2010
La luce è spenta
Ma allora perchè rido?
Un parrucca cosi chiara.
Un albero visto di traverso può davvero far paura?
Solo, solo esili ritratti...che cadono, che dondolano prima della scarica definitiva.
E' come un fiocco di neve che sa già dove cade, e si prepara alla sua fine, sciogliendosi al contatto con un corpo più caldo. Un palco, gremito di attori che immobili ne versano l'ultimo saluto.
E' netto il divario tra il bianco e il nero.
Mai come ora, appeso a un sogno distratto, il silenzio è cosi rumoroso.
O un bollitore per thè? Con il beccuccio che, all'uscita del vapore, sibila belle melodie.
Nastri, nastri rossi appesi a rami neri che tagliano l'aria come lame di primavera.
Voglio vivere in un mondo dove tutto esiste, dove un pensiero prende forma, dove una lacrima si perde prima di cadere, dove 'solo', è parola sconosciuta.
E non ci si inganna, quando il sipario si chiude.
Inizia sempre un nuovo atto.
mercoledì 24 novembre 2010
Un abito viola
Non vedo più niente, solo nebbia che ingoia altra nebbia.
Risalgono, lungo il corpo, i brividi del freddo.
Senza vestiti, io piango il silenzio; verso un sole pallido,
Come la fune che mi sorregge dal baratro.
mercoledì 27 ottobre 2010
Ricerca
Di un abbraccio vero.
Di quelli che trasportano in un attimo i brividi lungo il corpo.
Di quelli che divampano come cascate in un giorno di pioggia.
Ho dimenticato molte cose,
E' così semplice per me sentirne il bisogno.
Fa tanto male.
mercoledì 20 ottobre 2010
Sempre qui nel mezzo
Le sensazioni sono abbastanza positive però questo testo è molto più difficile dei precedenti, sia da mettere in scena sia da ricordarne le battute. Non mi dispiacerebbe affatto fare di questa piccola passione la mia professione, sono davvero stanco di stare sempre nello stesso posto a fissare un monitor per ore e ore, vorrei tanto girare un sacco di posti e poter finalmente vivere alla giornata; arrancando anche, ma non me ne importerebbe nulla...
E' strano poi leggere un commento di quel tipo e nonostante tutto rimancerci ancora un pò male. Comincio forse solo ora ad accorgermi di quanto il tempo passi in fretta, di quanto le cose cambino così rapidamente; sarà forse giunta l'ora di guardare solo in avanti?
E i sogni? Dove vanno a finire i sogni?C'è qualcuno che li raccoglie?
Forse posso ritrovarli, se nuoto in quel mare.
lunedì 18 ottobre 2010
A volte ritornano
Il vento fuori sbatte sulle finestre e il freddo penetra le strutture.
Voglio un rifugio in cui posso trovare quello che non posso avere.
Una mappa per la strada che percorro, per non perdermi, per non sbagliare ancora.
lunedì 13 settembre 2010
mercoledì 8 settembre 2010
Luce fioca nel ventoso buio
Storie di baleari e coppe pesanti alzate al cielo.
Storie di pescatori di stelle arruolati all'azione e alla clemenza.
Storie distratte, di triangoli sommersi e quadri malmostosi.
Ah, com'è bello il mondo a testa in giu.
Anche quando ruota verso sud.
Cigola di marcio la porta dei miei sogni.
Serve aiuto ai miei disegni!
Trascinavo, lo sai, l'armonia.
Abbandona elsa e spada, vattene via.
Zoppichi troppo disarmante dea,
Pronta ad uccidermi con la tua marea.
Distruggimi, dannata tempesta!
Trasforma la violenza del mio cuore in una grande festa!
E chiudi la porta, dopo.
Poichè aprirsi, non potrà più.
lunedì 6 settembre 2010
Un bilancio sbilanciato
Non so più cosa fare per poterlo essere.
Tanto vuoto dentro.
Un Long Island bello carico
Marionette legate agli stinchi collassati dalla psiche, è questo che osservo da un morbido divanetto con poggiapiedi annesso.
Martelli elettronici che legnano battiti.
Da solo con la testa che gira osservo teste che ruotano a ritmo di merda saltellante, finti sorrisi e scheletri ammassati in angoli di legno.
Qualcuno di fianco a me muove le ossa povere di riflessione a ritmo di merda; e il posto più finto dove luce colorata gira e ritrita produce solo vomito di un povero solitario che se la ride.
Vedo il solito Richie che tenta di attirar l'attenzione, ma l'unico risultato è quello dell'andata, ossia un ammasso di lacci fluorescenti che lavano il bancone degli sporchi dilettanti.
E' tutto finto, di plastica rimbalzante e coridandoli di tristezza.
Odio questi posti, dove l'uomo russa la propria vita in un sogno che crede non finire mai.
Ma è solo la vicinanza di certe persone che rende l'alcol nel bicchiere un po più dolce, come l'ombra viola che il cuore alto produce...
...verso il passo e la voglia di dimenticare un pò di marcio.
(Marco)
venerdì 3 settembre 2010
Momenti persi in cui le parole si mescolano
Aveva il tuo volto e non cessava mai di ruotare.
Ricordo le radici che lo sostenevano,
Promesse e sogni che ne alimentavano il progresso.
Ricordo il ritmo della chitarra che allietava il suo sonno,
Armonie che mai lasceranno il suo suolo.
Ricordo quel giorno in cui tutto ebbe fine,
Lacrime amare, pesanti come il cuore appena infranto.
Ricordo il buio nell'anima,
Persa, come la solitudine di una bussola abbandonata.
Ricordo la mia espressione,
Irriconoscibile nell'autentica metà riflessa.
Ricordo tutto quanto.
Lo sguardo fisso al cielo la notte,
Verso quel mondo pacifico che non smetteva mai di sorridermi.
Immobile, dimenticato e buio.
Come un cielo senza stelle.
venerdì 27 agosto 2010
Saturazioni progressive
Io avanzo, ma progressivamente rimbalzo.
Aiutami, aiutami a trovare il pozzo dei sogni infranti: luci, oggetti e vite materasso che lambiscono le coste sporche del mio corpo.
Dammi la vita con uno schiocco dei tuoi occhi, sorridimi con la faccia che trasuda profumo di campo.
Dammi lo slancio verso il buio costellato di vita indipendente.
Riempimi il cuore con la forza dell'amore e lasciami scivolare sul pendio della speranza.
Solo tu puoi, solo tu puoi tenera percussione del mio viso.
Come tu fermavi il tempo, nessuno osava farlo.
Come tu correvi nel lampo più accecante, nessuno osava farlo.
Tu, che il mondo lo abbracciavi e subito dopo me lo lanciavi.
Tu, che al mio risveglio svanivi e non tornavi piu.
Tu, che saturi la vita che non vuole più uscire.
Prendimi e fammi evadere, alla scoperta del mondo.
martedì 3 agosto 2010
Il respiro di un piatto
Agita le ali, dimena la coda...
Troverà una mail la via della guarigione?
In una notte di insignificante follìa.
mercoledì 28 luglio 2010
Distanze e bilanci
Non ricordo dove l'ho letto, ma qualcuno disse 'le cose belle non mi piacciono, poichè sono false', per me è ha assolutamente ragione.
Certe volte osservo tutto quello che ho e mi reputo fortunato ad averlo.
Molte persone non se ne rendono neanche conto, o fanno fatica a capire.
Non mi serve niente di quello che possiedo, l'unica cosa che davvero desidero non so neanche se esiste. A volte ho creduto di vederla, ma è fuggita via in un lampo, veloce come la luce. E' nascosta da qualche parte forse, o su un altro pianeta; diamine se sei lontana...
Devo assumere un esercito per trovarti o, assumere un esercito per trovarmi.
Forse... forse potrei chiederlo alle nuvole.
lunedì 5 luglio 2010
Rifugio invisibile
Il mio rifugio nasce e muore nello stesso tempo in cui lo penso e lo trovo.
Mai visto nulla di più fragile.
Capricci della percezione
Vorrei tanto essere immortale, e poter volare.
Sicuramente, non perderei tempo nell'illudermi di aver centrato un capriccio, ma rincorrerei senza sosta la mia ombra, trascinando con me interi cieli di nuvole.
Ho paura di questa illusione, continuo a cercarti e devo smettere di farlo perché tutto ciò creerebbe solamente un pericoloso inganno nell'inganno.
Io non ho mai provato cosa sia veramente l'amore...ho sempre cercato rifugio nella sua illusione.
Tempo
Aspetto di esser pronto.
E come di consueto, sono abbattuto da tutto ciò che non mi circonda.
martedì 15 giugno 2010
domenica 13 giugno 2010
Sogni strani
E' stato bello sognarti in questo modo, così forte, così reale. Ti sentivo incredibilmente vicino mentre ti avvicinavi verso me e m'abbracciavi sussurrandomi qualcosa.
M'è preso un colpo quando quel piccone si è incassato nel tuo petto, vicino al tuo cuore. In cuor mio sapevo, che se fosse successo qualcosa di brutto, avrei tentato di rianimarti all'infinito.
E' stato triste sognarti in altri modi, specie quando alla fine partivano gli abbracci e i saluti.
E' stato un pò come tornare indietro con il tempo, e riprovare quell'amarezza di vederti sorridere dentro a quel treno che viaggiava sempre in direzione opposta alla mia.
Sogni strani, assurdi, belli e brutti, e quel vuoto al risveglio che mi rattrista ogni volta.
Sensazioni e pensieri di un sogno appena concluso e trascritto, come certe volte mi chiedevi di fare.
venerdì 11 giugno 2010
domenica 6 giugno 2010
Fuori dal finestrino
Mi piace molto osservare Milano la sera fuori dal finestrino, è così calma, a volte magnetica; la trovo molto rilassante e stimolante, soprattutto quando riaccende la fantasia.
E' stata una serata piacevole, un compleanno festeggiato nella maniera migliore con i propri amici, anche se non c'erano tutti i suoi amici dato che si trattava di una sorpresa.
E' così facile a volte abbassare lo sguardo quando si è in 11 e tu sei l'unico da solo, non riesco mai a farci l'abitudine. Sarà perchè in fondo mi piace anche osservare le persone che stanno bene insieme, e provare a pensare per un attimo a come sarebbe se...
A come sarebbe.
Mi mancano le carezze.
E delle caramelle che simulano carezze?
Tipo che quando ne mangiamo una, potremmo provare quella sensazione fra i capelli, quei brividi lungo la schiena; si potrebbero poi prendere prima di andare a dormire, così le persone sole si sentirebbero meno sole, e chi ha perso qualcuno potrebbe per un attimo sentirsi incredibilmente vicino ai suoi pensieri.
Ne vorrei una, grazie.
Fantasie, un banale sguardo fuori dal finestrino mentre, fermi con le quattro ruote, la strada sotto di noi si muove guidandoci verso casa.
martedì 1 giugno 2010
Musica
Ma può anche fare 'male', specie se inizi con lo spirito giusto e termini con quello sbagliato.
Ricordo ancora a tal proposito alcune lezioni di italiano alle superiori; le poesie, così come le canzoni, sono manifestazione di tristezza interiore dell'autore, che tenta di ergirsi al di fuori delle sue barriere e di colmare tali mancanze con la propria realizzazione.
All'inizio può sentirsi estasiato dal risultato, ma il problema è che questa esaltazione diventa una droga. Questo perchè ha bisogno di queste sensazioni per colmare il vuoto al centro di se stesso, che puo essere causato da un sacco di motivi, sostituendolo quindi alla mancanza che lo perseguita.
Mi sono sentito proprio cosi questo pomeriggio, mentre mettevo mano sul mio file excel dei Test e ascoltavo musica. Le dita premevano tasti, che sembrano tutti uguali visti dall'alto, ma hanno il potere di comporre parole e intanto il pensiero, accompagnato dal suono, viaggiava altrove.
Verso il mio satellite di ricordi, che non smette mai di girarmi intorno e che ogni giorno diventa sempre più grande, inglobando ogni cosa che vedo e vivo. Più che un satellite, assomiglia a un buco nero.
Pieno e vuoto al tempo stesso, di quello che ho avuto e di quello che mi manca.
domenica 30 maggio 2010
Un sabato sera un pò giappo, un pò...
Certo, era il compleanno del fenom (o fènom alla francsese) ma è stato anche un modo per essere tutti assieme dopo qualche tempo.
Sarà, ma in quel posto non penso di metterci piede ancora...il cibo è davvero peggiorato cosi come un poco anche il servizio; può essere il solito caos del sabato sera.
Riprendo a scrivere, un pò alla rinfusa, merito anche del canneto al parcheggio; è servito un pò a farmi uscire dalla sagoma quotidiana che mi sono costruito, meno male, ma ha anche attivato un pò un sentimento di malinconia, quella cosa che ti viene quando senti che dentro ti manca qualcosa.
Vedendo loro, magari in piccoli frangenti che sicuramente sono sfuggiti ai loro occhi, dato che a certe cose, le piccole cose, non ci si fa piu attenzione, mi sono sentito le mani pesanti e la testa che viaggiava verso ricordi lontani.
Ricordi che come pochi mi mancano.
venerdì 28 maggio 2010
martedì 18 maggio 2010
mercoledì 12 maggio 2010
Una settimana dopo
Ultimamente, non so più a cosa attaccarmi, alla speranza o alla rassegnazione, alla voglia di non pensarci o alla voglia di pensarci, o meglio, di sognarci.
Mi da veramente fastidio, a volte rabbia, vedere la cosa che più desidero in mano ad altri; certe persone non si accorgono neanche di possederla.
Non so, a volte mi sento tranquillo, a volte mi sento 'felice', ma non basta.
Sento che manca qualcosa di pesante per bilanciarmi completamente.
Ed è importante per me che io riesca a farlo perchè fino ad ora è tutto a senso unico.
mercoledì 5 maggio 2010
Recap
Le nuvole invece, non crollano mai.
E' dura sentire dentro che tutto quello che stai facendo è forzato. Non mi sento affatto realizzato in quello che faccio, anche se sono consapevole del fatto che molte persone pagherebbero per essere al mio posto. Non è insoddisfazione, è una sensazione che pervade la mente e che giorno dopo giorno rafforza questo pensiero.
Se devo pensare a cosa mi realizza, non so dare risposta. Vorrei fare così tante cose, scrivere un libro, giare il mondo, conoscere tanta di quella gente e lasciar loro un mio ricordo, fare l'attore professionista; insomma, un insieme di cose che potrebbero realizzarmi.
Quello che spero, se davvero ognuno di noi ha il proprio destino, è di poter vivere un giorno una di queste vite.
Un giorno.
lunedì 3 maggio 2010
I lampi di un lunedì mattina
Lasciandosi trasportare dalla corrente che segue il suo corso?
Il rischio è che tutto quanto sia troppo grande per poter passare sotto i ponti.
venerdì 30 aprile 2010
E' così
Dovrei provare a navigare controcorrente, scostando tutto quello che mi lapida lo spirito.
Forse devo anche smetterla di cercarti in ogni sguardo che incrocio.
Ma non riesco.
Cessare di sognare magari, può rendermi un pò più crudo; anche se ciò andrebbe a scalfire la mia persona.
Non so più in che direzione muovermi.
venerdì 23 aprile 2010
Finalmente
Peccato solo per quell'anello al dito.
giovedì 22 aprile 2010
mercoledì 21 aprile 2010
lunedì 19 aprile 2010
Ciclicità
Non mi rendo nemmeno conto di essere già verso la fine di aprile.
Tutto ciò è assurdo, e non nascondo che un pò mi spaventa.
Tutto questo tempo buttato nel cesso.
Non esiste quella forza, diciamo magari speranza di farcela questa volta, che mi dava l'energia sufficiente per iniziare un nuovo giorno.
Faccio davvero troppa fatica a guardarmi in giro, lo sguardo è sempre perentorio, verso il cielo e i suoi riflessi sull'asfalto.
E' davvero difficile strapparmi un sorriso.
mercoledì 14 aprile 2010
Una mattina un pò così
Sarà per quello che ho letto ieri sera, per quello che ho visto e a cui non riesco a dare una spiegazione più che sensata.
Mi sento un pò sorpreso e incazzato allo stesso tempo, e non nascondo che in me, cresce la voglia di vomitare stati diversi.
E' davvero brutto essere presi per il culo, io ne so davvero qualcosa.
Anzi, più che per il culo, direi per il cuore.
lunedì 12 aprile 2010
Ebbene
E' davvero arrogante come cosa, meno ci penso, e più situazioni esterne, di altre persone, non fanno altro che deridermi monopolizzando i miei pensieri.
Instancabili parentesi, contorni di una campana che ormai, ha smesso di suonare.
Sguardi bassi, altalenanti ai passi sovrapposti.
E a tutto il resto che mi schiaccia.
mercoledì 7 aprile 2010
lunedì 5 aprile 2010
domenica 4 aprile 2010
sabato 3 aprile 2010
Pioggia
Pioggia pesante.
C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo.
Mi sento soffocare, a volte, dal bisogno di amare e di essere amato veramente; faccio fatica a ricacciare dentro tutto questo malessere.
Non fa altro che urlare e urtare ogni cosa.
Ho bisogno di te.
giovedì 1 aprile 2010
martedì 30 marzo 2010
lunedì 29 marzo 2010
Perchè, Nonostante
Non capisco.
Ma un pò lo so.
Sei tutto quello che cercavo.
E ora, come fan tutti, sei sparita nel nulla.
domenica 28 marzo 2010
venerdì 26 marzo 2010
Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space
giovedì 25 marzo 2010
The first cut is the deepest
but there's someone who's torn it apart
and she's taking almost all that I've got
but if you want, I'll try to love again
baby I'll try to love again but I know
The first cut is the deepest, baby I know
The first cut is the deepest
'cause when it comes to being lucky she's cursed
when it comes to lovin' me she's worst
but when it comes to being loved she's first
that's how I know
The first cut is the deepest, baby I know
The first cut is the deepest
I still want you by my side
just to help me dry the tears that I've cried
cause I'm sure gonna give you a try
and if you want, I'll try to love again
but baby, I'll try to love again, but I know
The first cut is the deepest, baby I know
The first cut is the deepest
'Cause when it comes to being lucky she's cursed
when it comes to lovin' me she's worst
but when it comes to being loved she's first
that's how I know
The first cut is the deepest, baby I know
The first cut is the deepest.
Quanto hai ragione, Cat.
martedì 23 marzo 2010
'Trovarsi' - ultimato
Devo dire che mi ritrovo molto, sia nel personaggio di Elj che in quello di Donata e soprattutto in queste due citazioni:
"Ecco appunto l'esperienza! I fatti - certo - non l'immaginazione! …Ma, devo ammetterlo, cara Marchesa, quando m'è arrivato qualcosa che non m'aspettavo - da una persona - da una sensazione - io non ho fatto nessuna esperienza; al contrario!...Non ho compreso più nulla".
"E questo è vero... E non è vero niente... Vero è soltanto che bisogna crearsi, creare! E allora soltanto, ci si trova".
E putroppo, nella prima mi ci ritrovo completamente.
'Trovarsi'
Me lo sento cucito addosso.
'Trovarsi'
lunedì 22 marzo 2010
domenica 21 marzo 2010
sabato 20 marzo 2010
Altrove, ma non qui
Non riesco più ad esser felice.
E' così potente il fallimento?
E' così segugia la mia sfortuna?
'Perchè per me ne vale la pena'.
'Perchè ti ho trovata'.
giovedì 18 marzo 2010
Una mattina che non finisce mai
Dita che rifiutano la tastiera e fanno finta di muoversi senza un senso logico.
Mi sento di merda.
Mi mancano i suoi abbracci.
Mi mancano le sue mani che si intrecciano nelle mie.
Mi manca quel senso impalpabile che rendeva tutto così magico.
Non riesco ad accettare questa situazione, questa scelta.
Perchè qualcosa c'era.
Perchè un'occasione avrei dovuto averla.
Perchè mi manchi.
E non sai neanche quanto.
mercoledì 17 marzo 2010
Credo che...
Per ora, il titolo di questo libro è:
'2010, un anno da dimenticare'.
Quanto vorrei averti qui, chiunque tu sia.
martedì 16 marzo 2010
Fine
Nella mia solitudine, nelle braccia che stringono le mie gambe seduto a fissare il vuoto, il mio cuore lacrima in ogni direzione, senza alcun appiglio a cui porre rimedio.
Una volta tanto che il mio spirito ci sperava così tanto, si è accorto quanto lei significasse e significa per me.
E' TUTTO finito.
Un'altra volta.
L'ennesima volta.
Sono stanco, veramente stanco di abbracciare me stesso e trovare soltanto aria.
Nuvolpensiero
(Marco)
lunedì 15 marzo 2010
Montagne
Ognuna con la sua storia, ognuna con la sua cima.
Penso a come mi sentirei se fossi una montagna, sempre immobile nello stesso posto, a specchiarmi nel cielo di ogni stagione.
Di sicuro, non avrei alcun problema relazionale, il silenzio è sempre stato il suo miglior compagno; ogni tanto però, scherzare con il vento che soffia sulla punta non dev'essere poi cosi male. Accolgo tanti animali sulle mie spalle robuste, e mi diverto a far crescere in loro, anno dopo anno, la consapevolezza di avere un buon amico su cui contare, necessità naturale.
Ma quant'è grande il cuore di una montagna?
Non credo esista qualcuno che potrebbe rispondere, al massimo direbbe: 'è duro come la pietra'.
Io credo che la risposta più adatta sia: 'il cuore di una montagna è la montagna stessa, viva in ogni suo punto, triste e sola in ogni suo punto'.
sabato 13 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
Sensazione
E come sempre, sono disarmato.
giovedì 11 marzo 2010
Chi può dirlo
Sento di essere molto diverso dagli altri, specie quando mi rintano dentro l'ombra di me stesso a riflettere, a pensare. Non so dove mi porterà questa vita, cosa farò e chi incontrerò nel mio cammino, ma riesco a scorgere dentro me la strada che sto percorrendo in questo istante.
Se volgo lo sguardo alle mie spalle, vedo chiaramente ogni cosa che mi ha formato, ogni cosa che mi ha reso quello che sono; a volte poco chiare, a volte vive come se respirassero di vita propria, altre esili e impercettibili momenti che il tempo ha smesso di dar loro nutrimento. Se cerco di scorgere ciò che mi sta dinanzi, posso provarci quanto voglio, vedo sempre la solita stancante e pallida statua della paura, a volte più vicina, a volte più lontana. Ogni passo è come una conquista, poichè il terreno su cui poggiano tali passi è solido, sicuro, e pertanto rappresenta la sensazione di avercela fatta anche questa volta.
Conosco cosa si cela dietro quella statua ma non cosa c'è tra me ed essa, è il punto di arrivo del mio cammino, è ciò che è insipegabile a tutti noi e che tormenta ogni mio pensiero prima di lasciare un giorno per trovarne un altro.
E' l'amore.
Quello vero.
Quello che rende viva ogni cellula del corpo.
Quello che non smette mai di far sorgere il sole.
Quello che muove la vita di tutti noi.
Ne ho disperato bisogno.
(Marco)
mercoledì 10 marzo 2010
martedì 9 marzo 2010
lunedì 8 marzo 2010
venerdì 5 marzo 2010
Look up the sky
Io credo che noi proveniamo da un altro mondo, abbandonato in un lontanissimo passato per cercare di mantenere viva la nostra specie; alla fine è questo il nostro vero istinto, preservarci per sopravvivere. Tutto ciò avvenne tantissimo tempo fa, tanto da farci perdere ogni ricordo, ogni prova di questo, ma esistono manifestazioni quotidiane che spesso mi fanno pensare il contrario. Siamo tutti così affascinati dal cielo, dalle stelle e da ciò che astronomicamente ci circonda; alziamo il naso, concentriamo gli occhi e iniziamo a sognare scrutandolo proprio perchè nel nostro gene più nascosto questa abitudine è vista come un ricordo di quel vecchio mondo, tristemente abbandonato per bisogno.
Doveva essere molto simile al nostro, pieno d'acqua e rigoglioso come non mai; forse è anche per questo che il mare ci affascina così tanto, cerco sempre di immaginare i nostri vecchi antenati come delle persone libere, che col tempo hanno imparato a convivere gli uni con gli altri. Tutte queste cose le abbiamo un pò perse in una sorta di involuzione, ma manteniamo ancora quel qualcosa dentro che ci fa tornare come un tempo.
Non so se avremo mai la prova di tutto ciò, ma io credo in questa storia.
giovedì 4 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
lunedì 1 marzo 2010
Gli specchi dovrebbero riflettere prima di riflettere
Più il tempo passa e più dentro di te ti accorgi di non essere solo, cominci a credere che quello che vedi è una copia esatta in carne ed ossa di te stesso e la paura prende il sopravvento.
E se fossimo noi il riflesso? E se ciò che vediamo in realtà rappresenta la nostra vera proiezione?
Saremmo tutti intrappolati, in un mondo in cui fuggiamo solo davanti ad uno specchio, per pochi attimi, quando incrociamo la nostra controparte libera. Forse è per questo che dentro di noi a volte sentiamo il bisogno di specchiarci, forse è per questo che quando lo facciamo ne siamo così affascinati.
E' un modo per tornare liberi per qualche istante, augurando a se stessi, viventi del mondo reale, di trovare la vera felicità quando chiusa la porta, ci si divide regalandosi un diabolico arrivederci.
Entrambi abbiamo bisogno di questo incontro, e nell'attimo in cui gli occhi formano uno sguardo unico e infinito, riusciamo finalmente a trovare un forte senso di appartenenza, un forte senso di pace.
Nient'altro, che due autentiche metà ritrovate.
Sensazioni
Quando ho una sensazione, ella si manifesta sempre.
Non so, equilibrio precario.
domenica 28 febbraio 2010
Tempo bis
Per vedere se un giorno...
...se un giorno, io ti avrò trovata.
sabato 27 febbraio 2010
Tempo
Con te, potrei passare ore e ore a parlare, pensando che siano passati solo pochi minuti.
Vorrei esser lì, ora.
Con te.
venerdì 26 febbraio 2010
Vorrei che fossi qui
Heaven from Hell,
Blue skys from pain.
Can you tell a green field
From a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
And did they get you to trade
Your heros for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
And did you exchange
A walk on part in the war
For a lead role in a cage?
How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls
Swimming in a fish bowl,
Year after year,
Running over the same old ground.
What have we found?
The same old fears.
Wish you were here.
Vorrei che fossi qui.
martedì 23 febbraio 2010
Pensieriseralimacchinosi
Ho scoperto questa sera in teatro, come può vedermi una persona che mi conosce poco: pregi e difetti; non mi ha dato fastidio ciò che mi è stato detto però mi ha lasciato un attimo perplesso: davvero una persona nota così tante cose verso chi si conosce solo in certi ambiti quali il teatro? Non tutti magari ne fanno segno in questo modo, però è possibile. E' stato davvero strano sentirsi dire determinate cose che non avevi mai preventivato.
Possono essere d'aiuto? Può darsi
Possono migliorare il proprio aspetto, il modo di fare verso quella persona? Probabilmente sì.
A parte questo, il resto segue sempre la stessa direzione. Attimi tranquilli, attimi spensierati, attimi di riflessione. Sono dell'idea che tutto ciò accada più o meno a chiunque, vero, ma c'è chi riesce a sganciarsi e c'è invece chi prende una barca e ci naviga dentro, senza sosta. A volte vorrei davvero essere un po più diverso, vorrei vedermi da fuori per capire dove sbaglio, dove esagero senza rendermene conto e metterci una pezza. E' dura ripetere ogni giorno le stesse cose senza uscire mai dal cerchio, rendersi conto che il tempo passa e le prospettive diminuiscono sempre più.
Da bambini si sogna sempre di fare un sacco di cose nella vita, ma tutti questi desideri col tempo svaniscono diventando oggetti sempre più piccoli, sempre più nascosti.
Vorrei solo poter dare, almeno una volta, tutto quello che ho dentro.
lunedì 22 febbraio 2010
Salto
Che siano le risposte che sto cercando?
Ma non riesco a raggiungerle, mi evitano.
Credo in un fondo che rimbalzi la picchiata.
Un rapidissimo salto verso il cielo, verso le stelle.
mercoledì 17 febbraio 2010
Killing love with a kiss
Gently swinging in the warm autumn breeze.
Come look at the scars, smother a heart, opening up...
martedì 16 febbraio 2010
Attimo di riflessione
Sono passati 3 giorni e ancora niente, me ne sono accorto.
Che tutto ciò confermi quello che avevo preventivato?
Se sparisco, non senti che qualcosa manca?
Evidentemente no.
Evidentemente contavo niente.
Bella roba.
Beautiful
One look and I'm crying
'Cause you're so beautiful
Just one kiss and I'm alive
One kiss and I'm ready to die
'Cause you're so beautiful
Just one touch and I'm on fire
One touch and I'm crying
'Cause you're so beautiful
Just one smile and I'm wild
One smile and I'm ready to die
'Cause you're so beautiful
Oh and you're so beautiful
My darling
Oh you're so beautiful
You're so beautiful
Oh my baby
You're so beautiful
And you're so beautiful
Oh my darling
Oh my baby
And you're so beautiful
Scared to death
let me know you
I'll kiss that smile off your face
just say when
I'm not afraid to say 'I love you'
any more than I used to be, babe
I am scared to death, I am scared to death
to fall in love
All these pick-up lines from hell
icebreakers infernal
from a heart so black and blue
only for you
(just say when, again)
I'm not afraid to say 'I love you'
any more than I used to be, babe
I am scared to death, I am scared to death
to fall in love
with you
I'm not afraid to say 'I love you'
any more than I used to be, babe
I am scared to death, I am scared to death
to fall in love
I'm not afraid to admit I adore you
any more than I was before, babe
I am scared to death, I am scared to death
to fall in love
with you
with you...
scared to death...
I'm scared to death..
And you're sweet like poison...
domenica 14 febbraio 2010
Mete e speranze
giovedì 11 febbraio 2010
L'imprevisto che ti spezza ogni cosa
Ha distrutto tutto quanto.
Sono veramente stanco di crederci e di tutto il resto.
martedì 9 febbraio 2010
L'ombra di una prigione sconosciuta
Cosa si prova in situazioni del genere? Invidia e smarrimento verso tutto ciò che colora i contorni, percezione della realtà come una prigione, da cui fuggire diventa ogni volta sempre più difficile. Chi possiede la chiave non lo so, ma giorno dopo giorno la serratura diventa sempre più forte. La rassegnazione vince senza problemi.
Quello che sento, temo non porti da nessuna parte, se non al solito angolo dove graffiare pareti per non sentire nuovamente il richiamo della sconfitta.
Voglio evadere, una volta per tutte.
lunedì 8 febbraio 2010
Ritornelli rapidi
These are the things you make me do
Katherine Wheel I'm burning for you
Please don't stop until my heart no longer screams
Katherine Wheel I'm burning for you
La speranza è rinchiusa in un pugno chiuso forte.
(Marco)
venerdì 5 febbraio 2010
Non so
Attendere,
Sperare.
Non so perchè ma tutto quanto mi sta schiacciando.
E' il bisogno, che non mi da pace.
E' un fantasma che non riesco a scacciare.
giovedì 4 febbraio 2010
mercoledì 3 febbraio 2010
-
Io non sono così, me lo ricordo.
A volte vorrei essere un albero e farmi scivolare di dosso le stagioni.
A volte vorrei essere un tramonto per poterli salutare.
La ricerca delle nuvole
(Marco)
martedì 2 febbraio 2010
Una bandiera in movimento
Mi fermo spesso durante il giorno a guardarle, evado dalla meccanicità volando con il pensiero al di là dei palazzi che mi circondano, è più forte di me.
Ci sono persone che guardano il cielo solo quando piove.
Mi chiedo quale sia la ragione di questi rapidi cambiamenti, dalla serenità alla malinconia totale in pochi secondi, è sufficiente una canzone, un'immagine o un'insieme di lettere sfuggenti alla vista ma non agli occhi della mente per trasformarmi.
Una bandiera in movimento.
Libera in ogni direzione.
Cresce il timore che ogni cosa intorno le precluda il suo danzare.
Divertita dal costante divenire incerto, la drammatica sera pronuncia nomi sognificativi.
Perchè l'appiglio del sorriso cade e rinasce sempre nello stesso posto?
Rigogliosa sventola alla partenza.
Tremante, percepisce l'arrivo sempre, sempre più lontano.
lunedì 1 febbraio 2010
Il lunedì, la sveglia e il vento interiore
La dannata sveglia.
Ho percepito un forte vento, dopo averla salutata quella sera. Ha spazzato via un mucchio di giorni infelici in un attimo, come fossero cenere nello spazio.
Il mio mondo è un pò più pulito, glielo devo.
Un sorriso.
venerdì 29 gennaio 2010
Ho bisogno
Ho bisogno di urlare, ma la voce non esce.
Ho bisogno di credere in qualcosa di nuovo, ma nulla qui è nuovo.
Ho bisogno di un veleno potente che uccida i ricordi.
Ho bisogno di uno spazio in cui frantumare le mie paure, ho bisogno di non aver più paura.
Ho bisogno di un cuore vero accanto al mio, non ce la faccio più.
Ho bisogno di un sogno realizzato.
Ho bisogno di un abbraccio.
Tanto.
mercoledì 27 gennaio 2010
Parole in polvere
Dove mai sarà la dama colorata di luce che acceca la notte?
In un labirinto di oggetti annoiati, un insenga recita: 'la strada giusta nel cuore di chi spera è sempre negli occhi di chi pazienta'.
Tra una via e l'altra, è un sogno d'amore intoccabile che accresce la curiosità del corpo al movimento verso il cuore, a far scaturire il volo verso il cielo ardente di desiderio.
Fuori dal coro incessante, parole in polvere marchiano il sentiero verso la salita:
(Marco)
Mescoliamo la mente
Faccio fatica ad indirizzarle, a categorizzarle, a dar loro vita...
Traguardiamo la fine con un balzo nel vuoto.
Crediamo al crepuscolo come ad un lenzuolo appannato nel buio.
Volgiamo il cuore nello stagno del dolore e risorgiamo fieri d'esser costanti.
E' la serenità al centro del fondo che rende la luce così viva.
Marciate, marciate forte, cuori solitari.
(Marco)
martedì 26 gennaio 2010
lunedì 25 gennaio 2010
Mille sguardi ingestibili
venerdì 22 gennaio 2010
Pellicole
Darei qualsiasi cosa per riviverne alcuni.
giovedì 21 gennaio 2010
Punti multipli di domanda
Sotto sotto, cominciano a temere che non arrivi mai.
mercoledì 20 gennaio 2010
Ad Libitum
Lo spettacolo 'Ad Libitum' è finalmente andato in scena. Teatro abbastanza pieno e tensione che, attimo dopo attimo aumentava sempre più. Mai come ieri sera e in ogni altra mia replica ero così teso, tanto da non ricordare quasi nulla poco prima di entrare in scena. Nell'insieme lo spettacolo è molto interessante, ci sono un sacco di idee originali che lo rendono ancora più godibile e soprattutto divertente, perchè è questo che si aspetta un pubblico semplice, andare a teatro e divertirsi.
La mia parte, 'L'amante' di Pinter, è andata piuttosto bene e credo che il fatto di fumare mentre recito mi abbia aiutato a far scemare un pò la tensione accumulata. Tanti applausi hanno accompagnato ogni cambio scena, tante risate del pubblico hanno spinto gli attori a dare ancora quel qualcosa in più, non sembra ma danno tanta fiducia.
Ho ricevuto tanti e troppi complimenti questa volta da parte di tutti, insegnati presenti e futuri, compagni di tutti gli anni di corso e amici. Sono orgoglioso di questo, perchè mi dona tanti stimoli per il futuro, dopotutto recitare comincia davvero a piacermi tanto; in quegli attimi allontano tutto quello che mi passa per la testa e mi sento libero, libero di giocarmela, di interpretare qualcun'altro ma soprattutto libero di divertirmi.
Mi sento un pò vuoto, un pò triste oggi. E' normale dopo aver debuttato, specie dopo tutti i problemi che abbiamo avuto, ma non è solo questo. Tagliati i fili dell'attore, sono tornati tutti quei pensieri e domande che ultimamente centrifugano la mia mente.
Vorrei essere attore in ogni momento.
Vorrei sorridere come un attore.
martedì 19 gennaio 2010
Magia a bocca aperta
lunedì 18 gennaio 2010
Eventi semplici
venerdì 15 gennaio 2010
Sentire i sogni
giovedì 14 gennaio 2010
mercoledì 13 gennaio 2010
Cascata
Cuore
Goccia dopo goccia
martedì 12 gennaio 2010
Molte cose crollano
Certamente, oggi è una giornata no come lo è stata anche ieri; di sicuro questo 2010 non è iniziato nei migliori dei modi. Ho una strana propensione negativa per gli anni pari, ognuno di questi dal 2002 ad oggi porta con se almeno un ricordo triste.
Molte cose crollano.
Qual'è la voglia che spinge le persone? Soprattutto quelle persone che non hanno niente? Me lo chiedo spesso in questi giorni, qual'è la motivazione che fa andare avanti? La speranza forse? O il voler credere in un futuro migliore?
Meccanicità? Forse.
Se mi giro verso sinistra, in questo momento, vedo tante nuvole alte in cielo e unite.
Le nuvole non crollano mai.
lunedì 11 gennaio 2010
domenica 10 gennaio 2010
Riflessi
Accendi la radio per distrarti e parte proprio quella canzone, di cui non hai più avuto il coraggio di ascoltare.
La tentazione di cambiare cresce ogni secondo, ma è inutile.
La mente sta già viaggiando nel tempo e nello spazio, in un attimo tutto si trasforma in realtà, abbozzi un sorriso e tutta la tua persona si ritrova in quel luogo, in quel momento e rivive ogni cosa.
Quando la musica finisce, e ti accorgi di essere altrove, una lacrima solca il tuo viso.
sabato 9 gennaio 2010
Recipienti
Nonostante tutto, continuo ancora a sognarle.
venerdì 8 gennaio 2010
Leggerezza
Ho ammirato la loro professionalità e dedizione mentre spostavano 'blocchi' di persone da una parte all'altra del palco; sono loro i veri protagonisti del kabuki.
Non scorderò mai la mia faccia quando all'apertura del sipario per il secondo atto, la casa ricostruita nel primo atto era scomparsa del tutto in 15 minuti.
E quando dico casa, intendo casa, giardino, alberi, ecc...
In quelle 3 ore, nonostante un pò di stanchezza, ero davvero distaccato dal luogo in cui mi trovavo, il teatro nazionale Kabuki Za, perchè non riuscivo a fare altro che ammirare la portata e la potenza di quei movimenti, perfetti, ordinati, di ogni attore che era in scena.
Non tutti quelli che vanno in Giappone vanno ad uno spettacolo kabuki, sono stato fortunato ad essere lì, mancavano davvero pochissimi biglietti nonostante fosse una normale mattina di lavoro e noi 3 eravamo gli unici stranieri in tutto il teatro.
Vorrei poter rubare loro qualche qualità o dote, non mi farebbe certo male.
Leggeri come nuvole.
giovedì 7 gennaio 2010
Untitled
A volte però, la risposta la si ottiene ancora prima di formulare la domanda.
Ritorno
Ritorno al passato, solito treno, solita gente, solito buco.
Ripiegare nell'arte...
E questa mattina, dopo qualche tempo, le nuvole tornano finalmente a muoversi.
mercoledì 6 gennaio 2010
Gli occhi
Ma ci sono quelli che aprono molti occhi.
"Gli occhi sono lo specchio dell'anima", disse qualcuno.
Allora noi guardiamo dritto negli occhi per vedere la natura dell'anima.
Qualche volta, quando vediamo gli occhi, quelle orribili volte in cui vediamo gli occhi, occhi che...
...non hanno anima, allora vediamo le tenebre.
Poi ci chiediamo: "Dov'è la bellezza?"
Non c'è, se gli occhi sono senz'anima.
martedì 5 gennaio 2010
Attaccato
Molte domande e poche risposte, troppo poche.
In attesa.
L'intenzione, azione avventata.
Il tempo.
E la voglia di agire.
Per non perdere.
Ancora una volta.
lunedì 4 gennaio 2010
2009 significa Giappone
E' sempre stata una mia speranza visitare questo paese, e dopo qualche anno di lavoro e qualche piccolo sacrificio posso dire di esserci pienamente riuscito.
Non è durato solo due settimane, ma come ho detto, ha occupato tutto l'anno cominciando dai primissimi mesi e concludendosi negli ultimi.
Sono partito nel 2009 con la convinzione che vi sarei andato e difatti, il 2 febbraio 2009, insieme a due miei amici, abbiamo fatto la prima prenotazione; non stavo più nella pelle ed è cominciata la prima cosa che accade quando riesci finalmente ad esaudire un tuo sogno: dirlo a tutti quanti.
Attenzione, non nel modo che tutti pensano, ossia bullarsi e farsi dire 'beato te', ma è una sensazione che ti travolge, che non riesci a controllare, per questo hai bisogno di dirlo a tutti, perchè in quel momento hai la mente focalizzata verso agosto, il mese della partenza.
Ho passato quindi i primi mesi nell'attesa, dannata attesa che non finiva mai; i giorni passavano ma la passeggiata sull'asfalto dell'aeroporto era troppo lontana ancora.
Dopo aver conosciuto mano a mano i nostri compagni di viaggio, dentro di me sentivo veramente in quel momento di avercela fatta per davvero, tanto che ho nuovamente cominciato a temere il dannatissimo volo di 12 ore verso Tokyo.
Non riuscirò mai a spiegare quando è nata la mia paura di volare, so solo che quella volta ad Asmterdam mi son sentito davvero male, seppur il volo durasse 1 ora e 15 min, e per tutto il viaggio non sono riuscito a gestirla questa paura.
Il boeing 747-400 sta per lanciarsi, i motori sono al massimo, do una rapida occhiata in giro e fra giapponesi addormentati scorgo qualche faccia felice: anche loro come me, hanno esaudito il loro piccolo grande sogno.
Ci lanciamo verso il cielo, verso le nuvole, con una spinta che mai mi aspettavo, abbiamo volato per mezzo mondo per raggiungere quella piccola isola, quella terra che molti di noi hanno sognato di visitare: il Giappone.
L'arrivo è la parte più bella in assoluto, di ogni viaggio. Sei in uno stato di eccitazione elevatissimo, ti senti invincibile e se ti capita di guardare qualche persone del luogo, ti senti in un certo senso superiore, ti sei fatto mezzo mondo pur di essere lì.
E' stata una giornata pesantissima la prima, mai me ne dimenticherò, così come l'arrivo al ryokan di Kyoto dopo ore e ore di attesa, verso il letto che tanto mi aspettava.
Non racconterò ora quello che accadde durate quelle due settimane, forse più avanti, ma posso solo dire che un'esperienza del genere va fatta almeno una volta nella vita, io mi sono innamorato di quel paese e soffro perchè mi manca; ma un giorno tornerò, pieno di buoni propositi e una lignua che sappia comunicare con le altre in modo decente.
E' la nostalgia il sentimento che occupa i mesi a seguire, non riesci che pensare a quello, lo sogni la notte e lo immagini di giorno, nella sua bellezza, nei suoi punti deboli e soprattutto nella sua stranezza.
domenica 3 gennaio 2010
Nuvole in movimento
Ho sempre avuto la tendenza e il piacere, durante la mia vita, di osservare le nuvole in movimento; è affascinante seguire con lo sguardo masse così grandi e impalpabili muoversi ad una velocità prima lenta, poi veloce e di nuovo ancora lenta.
E' così facile perdersi dentro a tutti quei movimenti, ai cambi di forma, alle sfumature che esse possiedono, così come alla capacità di rendere i colori circostanti più vivi; perdersi è volare con la fanstasia, senza alcun peso, verso i ricordi, le emozioni e le speranze che tutti hanno.
La vista dalle nuvole, di notte poi, dev'essere un'immagine unica; ogni cosa è ferma, stelle qua e là e quella luna che non smette mai di chiamarti.
Marco.