domenica 30 maggio 2010

Un sabato sera un pò giappo, un pò...

Un pò strano sotto certi aspetti.
Certo, era il compleanno del fenom (o fènom alla francsese) ma è stato anche un modo per essere tutti assieme dopo qualche tempo.
Sarà, ma in quel posto non penso di metterci piede ancora...il cibo è davvero peggiorato cosi come un poco anche il servizio; può essere il solito caos del sabato sera.

Riprendo a scrivere, un pò alla rinfusa, merito anche del canneto al parcheggio; è servito un pò a farmi uscire dalla sagoma quotidiana che mi sono costruito, meno male, ma ha anche attivato un pò un sentimento di malinconia, quella cosa che ti viene quando senti che dentro ti manca qualcosa.

Vedendo loro, magari in piccoli frangenti che sicuramente sono sfuggiti ai loro occhi, dato che a certe cose, le piccole cose, non ci si fa piu attenzione, mi sono sentito le mani pesanti e la testa che viaggiava verso ricordi lontani.

Ricordi che come pochi mi mancano.

venerdì 28 maggio 2010

Riflessione

'Chi ama, chiude gli occhi'

Ma allora la bellezza a che serve?

martedì 18 maggio 2010

E' sera anche qui

Quanta 'fintezza' in poche parole e
quanti soli spenti in un mare di lune.

mercoledì 12 maggio 2010

Una settimana dopo

Già, una settimana dopo; e non è cambiato quasi nulla. In questo periodo è presente una sorta di 'forza' che mi allontana dallo scrivere, sarà la mancanza di voglia o di stimoli, o più semplicemente la linearità del tutto. Sta di fatto che l'ho un pò accantonato.

Ultimamente, non so più a cosa attaccarmi, alla speranza o alla rassegnazione, alla voglia di non pensarci o alla voglia di pensarci, o meglio, di sognarci.

Mi da veramente fastidio, a volte rabbia, vedere la cosa che più desidero in mano ad altri; certe persone non si accorgono neanche di possederla.

Non so, a volte mi sento tranquillo, a volte mi sento 'felice', ma non basta.
Sento che manca qualcosa di pesante per bilanciarmi completamente.

Ed è importante per me che io riesca a farlo perchè fino ad ora è tutto a senso unico.

mercoledì 5 maggio 2010

Recap

Molte cose crollano,
Le nuvole invece, non crollano mai.

E' dura sentire dentro che tutto quello che stai facendo è forzato. Non mi sento affatto realizzato in quello che faccio, anche se sono consapevole del fatto che molte persone pagherebbero per essere al mio posto. Non è insoddisfazione, è una sensazione che pervade la mente e che giorno dopo giorno rafforza questo pensiero.
Se devo pensare a cosa mi realizza, non so dare risposta. Vorrei fare così tante cose, scrivere un libro, giare il mondo, conoscere tanta di quella gente e lasciar loro un mio ricordo, fare l'attore professionista; insomma, un insieme di cose che potrebbero realizzarmi.
Quello che spero, se davvero ognuno di noi ha il proprio destino, è di poter vivere un giorno una di queste vite.

Un giorno.

lunedì 3 maggio 2010

I lampi di un lunedì mattina

E' possibile governare la speranza?
Lasciandosi trasportare dalla corrente che segue il suo corso?

Il rischio è che tutto quanto sia troppo grande per poter passare sotto i ponti.