lunedì 13 settembre 2010

E' tornato

Nuovamente triste,
Nuovamente solo.

Stanco, e tutto il resto.

mercoledì 8 settembre 2010

Luce fioca nel ventoso buio

Storie di storici coltelli.
Storie di baleari e coppe pesanti alzate al cielo.
Storie di pescatori di stelle arruolati all'azione e alla clemenza.
Storie distratte, di triangoli sommersi e quadri malmostosi.

Ah, com'è bello il mondo a testa in giu.
Anche quando ruota verso sud.
Cigola di marcio la porta dei miei sogni.
Serve aiuto ai miei disegni!

Trascinavo, lo sai, l'armonia.
Abbandona elsa e spada, vattene via.

Zoppichi troppo disarmante dea,
Pronta ad uccidermi con la tua marea.
Distruggimi, dannata tempesta!
Trasforma la violenza del mio cuore in una grande festa!

E chiudi la porta, dopo.
Poichè aprirsi, non potrà più.

lunedì 6 settembre 2010

Un bilancio sbilanciato

Perchè io alla fine, non riesco mai a competere.
Non so più cosa fare per poterlo essere.

Tanto vuoto dentro.

Un Long Island bello carico

Quando l'acol fa effetto e le dita premono freneticamente...

Marionette legate agli stinchi collassati dalla psiche, è questo che osservo da un morbido divanetto con poggiapiedi annesso.
Martelli elettronici che legnano battiti.
Da solo con la testa che gira osservo teste che ruotano a ritmo di merda saltellante, finti sorrisi e scheletri ammassati in angoli di legno.
Qualcuno di fianco a me muove le ossa povere di riflessione a ritmo di merda; e il posto più finto dove luce colorata gira e ritrita produce solo vomito di un povero solitario che se la ride.
Vedo il solito Richie che tenta di attirar l'attenzione, ma l'unico risultato è quello dell'andata, ossia un ammasso di lacci fluorescenti che lavano il bancone degli sporchi dilettanti.

E' tutto finto, di plastica rimbalzante e coridandoli di tristezza.
Odio questi posti, dove l'uomo russa la propria vita in un sogno che crede non finire mai.

Ma è solo la vicinanza di certe persone che rende l'alcol nel bicchiere un po più dolce, come l'ombra viola che il cuore alto produce...

...verso il passo e la voglia di dimenticare un pò di marcio.

(Marco)

venerdì 3 settembre 2010

Momenti persi in cui le parole si mescolano

Mi ricordo di com'era fatto il mondo,
Aveva il tuo volto e non cessava mai di ruotare.

Ricordo le radici che lo sostenevano,
Promesse e sogni che ne alimentavano il progresso.

Ricordo il ritmo della chitarra che allietava il suo sonno,
Armonie che mai lasceranno il suo suolo.

Ricordo quel giorno in cui tutto ebbe fine,
Lacrime amare, pesanti come il cuore appena infranto.

Ricordo il buio nell'anima,
Persa, come la solitudine di una bussola abbandonata.

Ricordo la mia espressione,
Irriconoscibile nell'autentica metà riflessa.

Ricordo tutto quanto.
Lo sguardo fisso al cielo la notte,
Verso quel mondo pacifico che non smetteva mai di sorridermi.

Immobile, dimenticato e buio.
Come un cielo senza stelle.